giovedì 5 febbraio 2009
Appoltronati di Governo
Il ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di concorso in turbativa d'asta e di interesse privato del curatore negli atti del fallimento nella procedura di amministrazione straordinaria della Cedis. Non è che l’ultimo degli infortuni del governo Berlusconi, il quale per altro fin dalla costituzione del suo governo non si era minimamente preoccupato del fatto che parecchi suoi esponenti avessero avuto in passato o avessero in quel momento conti aperti con la giustizia. D’altronde poiché come si dice “il pesce puzza dalla testa” non ci si poteva forse aspettare un comportamento diverso. Così se Berlusconi è il primo tra i componenti del governo condannati, rinviati a giudizio o indagati, la schiera è numerosa: tra ministrri e sottosegretari sono una decina i condannati, rinviati a giudizio o indagati. Dal Ministro delle Infrastrutture Matteoli a quello dello Sviluppo Economico Scajola, dal Ministro per le Riforme Bossi a quello dell’Interno Maroni, dal Ministro per la Semplificazione Calderoli a quello agli Affari Regionali Fitto, dal Sottosegretario alle Riforme Brancher a quello allo Sviluppo Economico Martinat, dal Sottosegretario all’interno Cosentino a quello alle Politiche Agricole e Forestali Buonfiglio. Qualche altro componente del governo è stato condannato per reati contabili e deve risarcire lo Stato: il sottosegretario alle Infrastrutture Castelli, quello agli Esteri Scotti.
Che differenza rispetto alla civile e democratica America dove due Ministri nominati da Obama non hanno superato il vaglio della Commissione del Congresso: stiamo parlando di Tom Daschle e Nancy Killefer, il primo designato Ministro della Sanità e la seconda responsabile per il controllo del budget federale di sprechi e spese inutili.
Daschle non aveva denunciato al fisco l’uso di una autovettura con autista messagli a disposizione da una società privata; Killefer non aveva pagato per un anno e mezzo i contributi alla domestica.
In precedenza Bill Richardson, designato ministro del Commercio dovette rinunciare alla carica dopo l'avvio di un'inchiesta per corruzione a suo carico.
Antonio Borghesi
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